“Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza. Non certo il talento, nulla è più comune di uomini di talento falliti.”
Calvin Coolidge.
Pochissime persone possono essere veramente considerate dei campioni in quello che fanno. Ma come fanno? Perché non tutti siamo in grado di giocare a golf come Tiger Woods, nuotare come Michael Phelps o correre come Usain Bolt? Molti pensano che questi esseri semi-mitologici siano stati dotati da Dio (o dal caso, a seconda di ciò in cui uno crede) di un talento innato che gli permette di compiere imprese impossibili per i normali esseri umani. Per cui, che senso ha tentare di emularli se la vita non mi ha riservato la stessa fortuna?
E se questo invece fosse solo un mito? E se il talento fosse una qualità sopravvalutata, che ha molto meno a che fare con il successo rispetto alla perseveranza e al duro lavoro?