Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte

Lao Tzu

Per raggiungere qualsiasi risultato per prima cosa è essenziale aver ben chiaro dove vogliamo arrivare, ossia fissare un obiettivo da raggiungere. Ma se gli obiettivi non sono strutturati nel modo corretto, è molto probabile che le nostre energie saranno mal direzionate e le possibilità di raggiungerli (e verificarli) verranno sensibilmente ridotte. Questo vale in tutti i campi: vita privata, lavoro, sport.

In PNL si parla di obiettivi ben formati, nella gestione aziendale di obiettivi S.M.A.R.T. Il succo in entrambi i casi è sempre lo stesso: perché possa trasformarsi in risultato, è necessario che un obiettivo possegga determinate caratteristiche.

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Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce.

Dal film ‘Ogni Maledetta Domenica’

Esiste molta confusione riguardo all’origine della spinta motivazionale nello sport, in particolare sul fatto che essa debba provenire dall’esterno o dall’interno. Molti tendono ad attribuire la capacità di infondere motivazione a personaggi dotati di un particolare carisma e della capacità di fare discorsi memorabili, in grado di toccare l’anima degli atleti per farli rendere oltre le normali possibilità. 

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“Voler fare qualcosa è molto diverso dal farlo. Se mi trovassi ai piedi di una montagna e mi dicessi che potrei arrivare fino in cima, senza poi effettivamente provarci, quale sarebbe il senso di tutto ciò?

Tom Brady

Tom Brady è considerato, praticamente all’unanimità, il miglior giocatore nella storia della NFL, la lega professionistica di football americano. In vent’anni di carriera ha raccolto ogni tipo di possibile trofeo, sia individuale che di squadra: 14 selezioni al Pro Bowl, 5 volte All Pro, 3 volte MVP della stagione regolare volte e 4 volte MVP del Super Bowl, la finale del campionato che ha raggiunto per ben nove volte (record) vincendola in ben sei occasioni (record anche questo).

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“Si cercano uomini per un viaggio pericoloso. Bassi salari, freddo glaciale, lunghi mesi di tenebre. Incolumità e ritorno incerto.
Onori e riconoscimenti in caso di successo.”

Inserzione in un giornale di Londra del 1913

Ernest Shackleton è stato un famoso esploratore inglese dei primi del ‘900. Questo è l’annuncio che pubblicò su un quotidiano londinese per cercare volontari per effettuare la prima traversata dell’Antartico nella storia dell’uomo. Servivano una trentina di persone per organizzare la spedizione, secondo voi in quanti hanno risposto? Ve lo dico io: a rispondere all’annuncio furono oltre 5.000 persone.

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